Verso la vetta: come attrezzarsi per affrontare la rivoluzione IA in arrivo

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22 Febbraio 2024

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER TUTTI

Se non ti occupi presto dell’intelligenza artificiale, sarà l’intelligenza artificiale a occuparsi di te”. A giudicare dall’improvvisa attenzione verso le meraviglie e le minacce dell’IA dev’essere proprio questo il pensiero che ha attraversato, nel corso dell’anno passato, la mente di molti politici e imprenditori. Così, nel volgere di pochi mesi, la nuova tecnologia si è trasformata da una curiosità per appassionati nel tema principale di forum internazionali e business meeting d’ogni genere. La rivoluzione sta arrivando e i sorprendenti miglioramenti mostrati dai modelli generativi negli ultimi tempi lasciano intendere che bisogna correre per non rimanere indietro, tanto sul piano della competitività che su quello della regolamentazione del fenomeno.

LE NOVITÀ 2024 DELL’IA

Com’era prevedibile, sono stati i giganti del Big Tech americano a prendere subito le redini della corsa, a colpi di acquisizioni e poderose iniezioni di capitale. Microsoft, Meta, Google e Amazon hanno passato l’ultimo anno sfidandosi a colpi di annunci e hanno preparato la scena per il vero spettacolo che inizia adesso: il passaggio a modelli IA multimodali, ottimizzabili secondo le più diverse esigenze professionali e integrabili con i sistemi operativi e i device con i quali siamo abituati a lavorare e interagire ogni giorno.

L’ORA DELLA TRANSIZIONE DIGITALE 5.0

Il futuro della transizione digitale passa attraverso il difficile test dell’adattamento a queste nuove tecnologie. Tutte le imprese, qualunque sia il settore in cui operano, dovranno misurarsi con le possibilità e i cambiamenti portati dll’IA. In questa prospettiva sono due i fattori davvero determinanti per il successo o l’insuccesso della prova: il tempismo e le competenze accessibili. 

Che saper riconoscere i trend di lungo periodo e cavalcarli con anticipo sia una qualità necessaria per mantenersi stabilmente sul mercato non è certo una novità. È però fondamentale che la portata e il potenziale impatto dell’AI, nelle sue varie manifestazioni, vengano pienamente compresi dagli imprenditori, dagli investitori e dai manager delle PMI. I tool e gli assistenti d’intelligenza artificiale non sono giocattoli né mode, e soprattutto sono prodotti destinati a migliorare e potenziarsi molto velocemente rimanendo sul mercato come nuovi fattori di equilibrio e efficienza. Imparare a integrarli nel proprio modo di lavorare e capire come sfruttarne la produttività saranno sfide fondamentali nell’anno che verrà.

IL RUOLO DECISIVO DELLE CONSULENZE PER LA DIGITALIZZAZIONE

Il tempismo rimane però un vantaggio vacuo, se non s’intreccia all’effettiva disponibilità delle risorse tecniche su cui investire. Per capire come l’automazione 5.0 e l’affiancamento dell’IA sul posto di lavoro potranno trasformare ogni azienda, quello che è necessario sono esperienza e best practices di riferimento, da calibrare caso per caso: un compito difficile che renderà sempre più importante, soprattutto per le PMI che hanno meno capacità di accedere in modo autonomo alle più avanzate tecnologie e conoscenze, la possibilità di ricorrere a consulenze specializzate, che accompagnino imprenditori e organizzazioni passo dopo passo sul cammino della nuova digitalizzazione.

In questo scenario, la presenza di reti d’impresa mirate a sostenere le PMI nel processo di digitalizzazione acquista nuovo valore. Reti come PMI 4.0, nate dal desiderio di mettere a fattor comune le competenze di diverse aziende specializzate nei vari aspetti dell’economia digitale, dal marketing alla gestione, dalla logistica alla performance, per offrire un servizio differenziato a seconda delle esigenze del singolo partner senza costi eccessivi e con una struttura leggera. Sempre maggior importanza verrà quindi riconosciuta alle certificazioni di consulenza, così come alla possibilità di accedere a contributi e finanziamenti destinati a questi obiettivi. I dati racconteranno se l’occasione del 2024 sarà stata sfruttata dal sistema delle PMI italiane, o se l’abitudine e lo scetticismo prevarranno.